feb
18
"...La nostra fede non è basata su una serie di “devi fare questo… e non devi fare quest’altro…”, ma trova il suo fondamento su un annuncio di beatitudine che possiamo realmente sperimentare e vivere.
Troppo spesso, infatti, per verificare la nostra vita di credenti e discepoli di Cristo, andiamo ai famosi 10 comandamenti, quasi fossero l’unico metro per misurarci.
Non che i 10 comandamenti non siano ancora validi e importanti, ma è nelle parole di Gesù e nella sua vita che siamo chiamati a specchiarci.
Dico questo perché per molti la fede cristiana sembra oramai non dire più nulla."
"...Io ho una spiritualità vera? Oppure in fondo in fondo sono legato a tante abitudini all’apparenza religiose, mentre in realtà rimango superficiale e del tutto materialista?E rischio anch’io, con le mie povertà spirituali e incoerenze, di diventare uno ostacolo per la crescita interiore di altri?"
"Il problema non è non avere una spiritualità, e nemmeno non avere una fede.
Il vero problema, a mio avviso, è non accorgersi più di averle o di rischiare di perderle.
Il guaio è esser così pieni di cose da fare (anche religiose, parrocchiali…) da dimenticarsi della ricerca profonda di beatitudine.
La ricchezza materiale è davvero un guaio, come dice Gesù.
Se infatti la preoccupazione di avere, possedere e controllare ci spegne la domanda di bene interiore, allora siamo messi male, e senza accorgercene davvero diventiamo vuoti e insensibili."
"Spero che ognuno di noi trovi qualcuno che gli testimoni che la vita anche se povera e anche se segnata dalla fragilità può essere beata.
Spero che ognuno di noi trovi qualcuno che abbia il volto di Gesù che gli dice: “beato tu che sei povero… perché il regno di Dio c’è per te”…
estratto da "Quando La Ricchezza Spegne La Vita Interiore" Don Giovanni
fonte: www.gioba.it
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