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Istanti rubati da Steve McCurry


Steve McCurry, nato a Philadelphia il 24 febbraio 1950, è un fotoreporter e fotografo statunitense, conosciuto soprattutto per la fotografia "La ragazza afgana", foto che ritrae Sharbat Gula, rifugiata in un campo profughi di Peshawar ( Pakistan).


La foto venne pubblicata come copertina del National Geographic Magazine di giugno 1985, divenuta la più nota uscita della rivista.


McCurry però, non nasce da subito fotografo, inizialmente ha lavorato come cuoco, e solo dopo quache hanno comincia a studiare fotografia alla Pennsylvania State University.


Dopo aver lavorato per due anni in un giornale, ha poi lavorato come freelance in India.
Da allora ha scattato fotografie dei conflitti in molti luoghi del mondo, tra cui Jugoslavia, Beirut, Cambogia, Filippine, Guerra del Golfo e Afghanistan, e sul National Geographic Magazine sono stati pubblicati i suoi reportage su Burma, lo Yemen, il Tibet e i templi Angkor Wat.

Nel 2009 il fotografo ha collaborato a Tierra, progetto di sviluppo sostenibile portato avanti dall'azienda Lavazza, il progetto ha come obiettivo quello di permettere alle comunità di piccoli produttori di caffè di migliorare le loro condizioni di vita, la qualità del prodotto e di acquisire nuovi strumenti, per commerciare a condizioni più favorevoli.


Il reportage è stato affidato a Stebe McCurry e ad altri tre giovani reporter.


Secondo il fotografo, il reporter deve prima imparare a conoscere i soggetti delle sue foto, magari vivendo e respirando la cultura del luogo che vorrà ritrarre.











"La maggior parte delle mie immagini sono di persone. Cerco il momento indifeso, l’anima più genuina che si affaccia, esperienza impressa sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che quella persona può essere, una persona colta sopra un paesaggio più ampio, che potremmo chiamare la condizione umana."

Steve McCurry

Fonti: Wikipedia, Steve McCurry' Blog





L'amore di Jack Folla

"Adoro chi sa ancora innamorarsi!

Ma sta diventando maledettamente difficile innamorarsi, vero?
Di uno sconosciuto, ovvio;dell'anima straniera; dell'altro che fino a ieri non c'era e oggi c'è.
Nell'innamorarsi è proprio questo il succo: andare allo sbaraglio,senza indirizzi,coordinate,bussole: ci piace un tale,perchè quando è passato ci è parso una cometa,ed il nostro cielo si è sentito vuoto a metà, si è ritirato,come se al sole venisse a mancare meno la luna,e viceversa.

Troppo sdolcinato forse,ma chi se ne frega,ciascuno valuti come meglio crede e sa; e in amore,penso,ne sappiamo tanto quanto dei dialetti arabi.

Ma c'è una costante un pò triste che mi sembra emergere dai vostri silenzi.

E' che vi innamorate pochissimo o per nulla.

E poi c'è un'altra mia credenza personale: i colpi di fulmine non scattano se non ci siamo prima preparati ad essere "fulminati".
Non si tratta di andare a caccia come iene,nè di pretendere,barricandosi in casa,che l'anima gemella,dopo aver scorso le Pagine Gialle, venga a cercarci porta a porta come la Gestapo. No!

Io parlo d'altro!

Credo che se non si fa un bel pò di pulizia interiore,se non si cacciano a pedate prima i vittimismi del tipo"io ho già dato tanto,adesso gli uomini non mi fregano più",se non la smettiamo di scaricare sul malcapitato essere umano che incautamente ci ha gettato gli occhi addosso tutta la nostra pelosa diffidenza,o l'astio che proviamo per gli sconosciuti senza lettera di raccomandazione,la scintilla non scatterà mai!

Dal calcolo e dal compromesso nascono solo amori pesanti.
Dalle valutazioni dei portafogli,dagli inciuci sentimental-politici-commerciali tra uomo e donna si formano solo coppie pesanti.
Che sono poi le coppie scoppiate di oggi.
Gli inseparabili che presto o tardi si separano, dopo le guerre casalinghe,gli afghanistan in famiglia,i "messi insieme" che si sciolgono tra rinfacci,menzogne e corna reciproche!

Ditemi che non sto sognando...che vi innamorate ancora e tanto!"

La vita è un brivido che vola via...



I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito.
Ma i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno ed è la loro ombra soltanto che trema nella notte stimolando la rabbia dei passanti, la loro rabbia, il loro disprezzo, le risa, la loro invidia.I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno, essi sono altrove, molto più lontano della notte, molto più in alto del giorno, nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

(Jacques Prévert)


Alanis Morissette - Ironic

Senza più parole

Ancora qui, la musica in sottofondo, la mente che corre veloce a ciò che è passato, parole, sguardi, promesse, baci, carezze, illusioni...

E adesso impotente capisci e osservi il silenzio..che come un mattone arriva addosso, nonostante le tue richieste,nonostante le tue grida, nonostante tutto...

Nemmeno le lacrime riescono a scendere più di tanto..troppe ce ne sono state, forse, o forse pensi e speri ancora..

Non sai che fare adesso, sai solo che la mente non è libera, lotti con il sonno e con la voglia di fare qualcosa..Non ti sembra vero, non accetti il tuo stato di impotenza e l'indifferenza altrui..ti domandi il perchè...

Risposte non ce ne sono...Ma tieni presente che ci sei te..che sei te che devi rivolerti bene e perdonarti..pensa a riacquistare te stessa.

Il tempo farà il suo... Ciò che dovrà essere sarà

Fitte..



Forse che vi vien detto: Non amate niente? Tutt'altro. Sareste pigri, morti, detestabili, miseri, se non amaste nulla.
Amate, ma state attenti a ciò che amate.

(Sant'Agostino En. in ps. 31, 11, 5)

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