Noi donne...




Ci fanno compagnia certe lettere d'amore
parole che restano con noi,

e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no
e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più

cambia il vento ma noi no
e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.
Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose
portaci delle rose
nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si",

è difficile spiegare

certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"

Bolle di sapone..

Ma tu chi sei
che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri

William Shakespeare

I gatti e i cani..






I cani ci insegnano ad amare; i gatti ci insegnano a vivere.
(M. Malloy)

Preghiera semplice


Signore, fa di me
uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione,
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede,
Dove è errore, ch'io porti la Verità,
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza,
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia,
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad esser consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

San Francesco

Eterna Presenza - Lettura


...Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela....


Da Il Volo del Mattino Fabio Volo legge "Eterna Presenza"di Pedro Salinas
eterna presenza.

Berliner Mauer





20 anni dalla caduta: 1989-2009




La politica italiana in satira..o forse no?

LA POLITICA ITALIANA..........

27 Ottobre 2009

3 Novembre 2009



Ma che MERAVIGLIA.......

4 Novembre 1966 - 4 Novembre 2009

L'alluvione di Firenze è avvenuta nelle prime ore del 4 novembre 1966 in seguito di un'eccezionale ondata di maltempo, fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, e causò forti danni non solo a Firenze ma in gran parte della Toscana e più in generale tutto il paese.

Uno dei principali "misteri" dell'alluvione fiorentina è sempre stato il numero delle vittime: la segretezza ed il riserbo delle autorità sull'argomento fin dai primi giorni contribuirono a far diffondere macabre leggende metropolitane come quella di decine di fiorentini che avevano trovato una morte orribile per essere stati sorpresi dalle acque nel sottopasso di Piazza della Stazione.

Oltretutto i fiorentini asserragliati in casa avevano visto scorrere sotto le loro finestre decine di manichini portati via delle sartorie e dalle boutique del centro, scambiandoli per cadaveri e questo spettacolo aveva rafforzato le dicerie sulla presunta strage. Solo recentemente, l'Associazione Firenze Promuove, presieduta dal Giornalista Franco Mariani e che dal 1996 si occupa delle celebrazioni annuali dell'alluvione, è riuscita a trovare e pubblicare un documento ufficiale della Prefettura del novembre 1966 che fissò in 34 il numero delle vittime, di cui 17 a Firenze e 17 nei comuni della provincia.


L'alluvione non aveva interessato solo la città di Firenze, ma di fatto, con varia intensità, tutto il nord e centro Italia. La forza delle acque, solo in Firenze furono apportati dalla piena circa seicentomila metri cubi di fango, aveva distrutto una innumerevole serie di ponti, reso inagibili molte strade,rendendo assai difficoltosa l'opera di primo soccorso.

L'alluvione fu uno dei primi episodi in Italia in cui si evidenziò l'assoluta mancanza di una struttura centrale con compiti di protezione civile: i cittadini non furono avvertiti dell'imminente fuoriuscita del fiume, tranne alcuni orafi di Ponte Vecchio che ricevettero una telefonata di una guardia notturna che li invitava a vuotare le loro botteghe; le notizie furono date in grande ritardo e i Media tentarono di sottacere l'entità del disastro; per i primi giorni gli aiuti provennero quasi esclusivamente dal volontariato, o dalle truppe di stanza in città: per vedere uno sforzo organizzato dal governo bisognò attendere sei giorni dopo la catastrofe.

Un grande merito nell'opera di sensibilizzazione si dovette ad un documentario dal titolo "Per Firenze" realizzato dal regista fiorentino Franco Zeffirelli, che comprendeva un accorato appello in italiano dell'attore gallese Richard Burton. Giunsero così presto nel capoluogo toscano i primi aiuti, in veste più o meno ufficiale.


Da quella melma apparvero come un miracolo gli “Angeli del fango”, migliaia di giovani provenienti da tutto il mondo che giunsero a Firenze di propria iniziativa per aiutare i fiorentini e salvare il patrimonio storico-artistico della città. Fu grazie a questi ragazzi che furono messe in salvo opere d’arte e libri, letteralmente strappate al fango e all’oblio. I soccorsi infatti tardarono ed il primo contingente organizzato dallo Stato giunse a Firenze solo sei giorni dopo il disastro. Il mondo intero sembrò mobilitarsi per salvare il patrimonio culturale fiorentino. Un grande contributo fu dato da città toscane come Prato, dai comuni della Versilia, da altri comuni e città italiane, dalle forze armate americane di stanza in Italia, dalla Croce Rossa tedesca, da varie associazioni laiche e cattoliche, da alcune federazioni di partiti politici e, ovviamente, dalle Forze Armate Italiane. Aiuti "ufficiali" arrivarono anche dall' Unione Sovietica, dalla Cecoslovacchia e dall'Ungheria.







Fonte: Wikepedia

Perle di Saggezza



Non bisogna guardare al passato con rammarico
o malinconia per un tempo ormai andato,
perchè ciò che è stato è ciò che siamo.
(C.V.)

Omaggio ad Alda Merini

"Quando gli innamorati si parlano
attraverso gli alberi
e attraverso mille strade infelici,quando abbracciano l'edera
come se fosse un canto,quando trovano la grazia
nelle spighe scomposte
e dagli alti rigogli,quando gli amanti gemono
sono signori sulla terra
e sono vicini a Dio
come i santi più ebbri.
Quando gli innamorati parlano di morte
parlano di vita in eterno
in un colloquio di un fine esperanto
noto solo a Lui.
Il loro linguaggio è dissacratore,
ma chiama la grazia infinita
di un grande perdono.
Del tuo ultimo tempo senza colore,
delle tue arringhe senza popolo,
della tua vasta legge d'amore,
che da ozi e digiuni,
girando intorno a una grande solitudine
hai scoperto il baricentro del cuore,
o mio sudato amore senz'arte
che mi hai fallito le carte del pudore. "

Tratto da: Folle,folle, folle amore


" ..La vita non ha senso, anzi è la vita che ti dà un senso ,sempre che noi la lasciamo parlare, perchè prima dei poeti parla la vita, dobbiamo ascoltarla la vita. [...] Il poeta soffre molto di più, però ha una digintà che...non si difende neanche alle volte, è bello accettare anche il male.
Una delle prerogative del poeta, che è anche stata la mia, è non discutere mai da che parte venisse il male l'ho accettato ed è diventato un vestito incandescente,è diventato poesia, ecco il cambiamento della materia che diventa fuoco, fuoco d'amore per gli altri anche per chi ti ha insultato...[...]"
Alda Merini




Fonte: Il volo del mattino - Fabio Volo


Alda Merini (Milano, 21 Marzo 1931- Milano, 1 Novembre 2009) poetessa

Credo


Credo in Gesù,

il Maestro che conosce il sentiero della vita.

Credo nelle sue parole, tanto semplici,

che destano quanto di meglio c’è in me

e mi rendono una presenza fraterna fra gli uomini e le donne che incontro giorno per giorno.

Credo che è meglio dare che ricevere,

perdonare che vendicarsi,

condividere che tesoreggiare,

vivere con poco che gozzovigliare,

seminare che raccogliere,

donarsi che conservarsi,

avanzare che arrestarsi,

aver fiducia che giudicare.

Credo, soprattutto, che beati sono quanti

ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica.

Amen

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